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Inaugurazione della Galleria Nazionale di Arte Moderna

Il 7 luglio 2018 è stata inaugurata la Galleria Nazionale di Arte Moderna della Repubblica di San Marino che ha trovato collocazione nelle Logge dei Volontari, edificio progettato dall’ingegnere Gino Zani negli anni '30 e rimasto inutilizzato fino ad oggi.


Recupero architettonico Gino Zani - Fotografie Andrea Zani

All’interno del grande progetto urbanistico unitario e organico sviluppato nella prima metà del ‘900 dall’ingegnere Gino Zani per la città di San Marino, si distinguono i due Piani Regolatori, per l’interno del Centro Storico e per l’espansione della città al suo esterno. L’intento per entrambi è quello di concretizzare la struttura e l’immagine di piccola capitale attraverso l’inserimento delle funzioni istituzionali e infrastrutturali che sono proprie di quel ruolo (uffici amministrativi, ospedale, teatro, banca, scuole, biblioteca, museo). Per un approfondimento si rimanda a due testi fondamentali: Guido Zucconi, Gino Zani La rifabbrica di San Marino 1925-1943, ed. Arsenale, 1992; Laura Rossi, Gino Zani, Ingegnere 1882-1964, Nomos Edizioni, 2015.

È in questo contesto, nello specifico nel Piano Regolatore Interno, che le Logge verranno costruite sul finire degli anni trenta.

Il Piano prevede una nuova strada a collegamento tra la piazzetta del Titano ed il Cantone Borghesi passando nello spazio compreso tra il complesso dell’Ara dei Volontari (1927), monumento in memoria dei volontari sammarinesi che presero parte ai movimenti insurrezionali, alle guerre per l’Indipendenza d’Italia e alla prima Guerra Mondiale, ed il Palazzo Pubblico. Per rispettare le appropriate pendenze carrabili, l’opera comporta un importante rilevato che genera la necessità di essere sostenuto e di risolvere architettonicamente il dislivello tra l’Ara e la sede carrabile, mediante un elemento che non la affossasse e che, anzi, ne costituisse appropriato fondale.

Zani, allora, concepisce il complesso delle Logge per assolvere a molteplici funzioni: è viadotto stradale, è quinta architettonica di fondale al monumento per i Volontari, è edificio con funzione espositiva per il Museo del Risorgimento, mai nato.

Un simmetrico e ampio schema di scale sale digradando dal basamento dell’Ara fino all’ingresso delle Logge, il cui prospetto colma l’ultimo tratto di dislivello con la nuova strada soprastante. Il sistema di scale opera anche il collegamento e l’accesso alle strutture circostanti, la Torre delle Milizie ed il Giardino dei Liburni, formando un complesso organicamente articolato nel quale ogni episodio si relaziona e si connette con gli altri e col contesto urbano preesistente.

A metà degli anni ‘30 lo stesso governo approvò la costruzione, proprio dietro le Logge, del Palazzo degli Uffici che non fu mai realizzato. Il passaggio del fronte della guerra ed i rivolgimenti politici che ne seguirono interruppero ogni progetto e costruzione. Rimasero, così, il monumento, le scalinate, le Logge allo stato grezzo internamente e il retrostante vuoto dello scavo per gli Uffici.

Il recupero architettonico delle Logge, realizzato nel 2017 dall’architetto Gino Zani, nipote dell’ingegner Gino Zani, assume un forte significato in quanto l’edificio è un elemento particolarmente rappresentativo del metodo progettuale dell’ingegnere nel trattare il tema del ruolo dell’architettura all’interno del tessuto e del paesaggio urbano, valore caratterizzante del progetto globale della città di San Marino.

Il progetto attuale di recupero intende cogliere il ruolo che le Logge rivestono, come cardine tra i diversi spazi ed edifici che, nell’intorno, costituiscono oggi un importante comparto capace di forti potenzialità nel campo degli eventi culturali ed espositivi (Antiche Cisterne del Pianello, Cassa di Risparmio, Giardini, Cava dei Balestrieri, Orti delle Clarisse, Complesso del ex Convento Santa Chiara). A questo compito sono preposti i nuovi collegamenti che il progetto ha stabilito con gli spazi urbani e gli edifici circostanti. In particolare il nuovo affaccio realizzato come accesso diretto dai giardini, ristabilisce il rapporto stretto che tra loro era previsto nel progetto iniziale, poi perso nella configurazione degli spazi esterni effettivamente giunta a noi.

Si conferma anche la funzione museale originaria, oggi finalmente sede stabile della Galleria Nazionale San Marino - Galleria d’Arte Moderna e Contemporanea della Repubblica di San Marino, collocata entro spazi dove si sono valorizzati gli elementi architettonici superstiti, affiancandoli a zone ristrutturate, per le necessarie funzioni attuali, secondo linee essenziali e discrete, capaci, per colori e superfici, di armonizzare e valorizzare l’insieme.