Biografia

Libero professionista

Il Palazzo Zani-Spadaro in una recente fotografiaGino Zani viene invitato, quale dirigente di ufficio pubblico, ad iscriversi al partito fascista, ma rifiuta di farlo. Nel maggio del 1923 il Ministero dei Lavori Pubblici lo rimuove dall’incarico di Direttore Tecnico dell’Ente Edilizio e, successivamente, ne dispone il trasferimento presso un ufficio di Trento. Questo episodio determina la fine dell’esperienza di Zani come dipendente pubblico. Decide di dedicarsi al mestiere come libero professionista e, il 19 settembre 1923, fonda la «società anonima costruzioni asismiche C.A.S.A.» di cui ricoprirà il ruolo di Direttore Tecnico, e che realizzerà abitazioni antisismiche con i sistemi costruttivi da lui inventati e brevettati. Zani è ormai un professionista molto conosciuto ed apprezzato a Reggio Calabria e la sua fama gli vale numerose committenze, come privato realizza gli edifici del Rione Mussolini in Viale Genoese Zerbi, il Comune di Sant'Eufemia d'Aspromonte, il Palazzo Trapani Lombardo, il Palazzo Spinelli, Il Palazzo Zani-Spadaro (la sua abitazione) la casa dell'On. Valentino, la casa del commerciante Andrea Scopelliti, il sanatorio del Professore Camminiti a Villa San Giovanni, le abitazioni di Medici, di Antonino Romeo Pennestrì, di Carmelo Romeo, del Comm. Francesco Mottareale, di Marisani, del notaio Sorgonà e molte altre. Il 12 settembre 1925 nasce la figlia Gina. La Società C.A.S.A. apre una filiale a Cagliari. In questa città realizzerà diversi edifici tra cui Il palazzo del Provveditorato alle Opere Pubbliche, attuale sede del Tribunale Amministrativo Regionale e la Stazione Marittima.

Il Palazzo Spinelli di Reggio Calabria nel 2014Nel 1927 a San Marino viene decisa la realizzazione di un monumento ai caduti della prima guerra mondiale. Gino Zani viene invitato ad esprimere un parere sulla sede e sulle caratteristiche dell’opera e riceve poi l'incarico di eseguire il progetto dell'Ara dei Volontari. La distanza fisica dal cantiere gli consente un controllo limitato sulle operazioni di costruzione del monumento e il risultato finale non sarà all'altezza delle sue aspettative. Il 10 dicembre del 1927 a Cagliari crolla un'ala del palazzo delle poste in costruzione su progetto della società C.A.S.A. Purtroppo ci sono delle vittime. Il Ministero dei Lavori Pubblici blocca i lavori e tutti i pagamenti. Ciò mette l’impresa in serie difficoltà. Il processo scagionerà C.A.S.A. da ogni responsabilità ma l’esperienza mina seriamente la volontà di Zani a proseguire nell’esperienza imprenditoriale. Durante una vacanza a San Marino, partecipa ad una riunione della Commissione per la Conservazione dei monumenti dove si discute del restauro dei fortilizi sammarinesi in stato di abbandono e in serio pericolo di crollo. Zani interviene illustrando i risultati dei suoi studi sulla natura e le caratteristiche delle fortificazioni sammarinesi e fornendo quella che era la sua visione su come avrebbero dovuto essere ricostruite criticando apertamente la proposta di restauro che era stata elaborata dall'architetto Moraldi su incarico della Commissione stessa. Gino Zani si propone di produrre una relazione dettagliata ad illustrazione delle sue tesi da sottoporre all'attenzione di Corrado Ricci, illustre presidente onorario della Commissione. La proposta viene accettata e il Ricci riconoscerà la fondatezza delle sue affermazioni auspicando uno studio approfondito sull’argomento. Dello studio viene incaricato lo stesso Zani il quale documentandosi sul posto e nelle biblioteche di Roma tra una pausa e l'altra della sua attività lavorativa, raccoglierà il materiale poi confluito nella realizzazione della monografia "Le Fortificazioni del Monte Titano" dato alle stampe nel 1933. Dopo l'Ara dei Volontari esegue numerosi altri progetti a San Marino, tutti a titolo rigorosamente gratuito: sostenne sempre di aver ricevuto così tanto dal suo paese che nessun opera o servizio sarebbe stata sufficientemente grande da ripagarne il debito. Così videro la luce la sistemazione del piazzale della stazione ferroviaria di San Marino Città, la sistemazione degli Orti Fattori, Lo studio per il Cantone di San Leo, il progetto per le nuove logge del mercato, il progetto per il cancello dell’edicola centrale del Cimitero monumentale di Montalbo, il progetto per la casa del Commissario della legge, l'Istituto per orfani I.P.O.I.S. (attuale sede dell'Ambasciata d'Italia) la Chiesa di Domagnano. Nel 1932 comincia a collaborare con la rivista Libertas Perpetua - Museum che negli anni a venire pubblicherà parecchi suoi scritti. Gino Zani dopo le dimissioni dell'Ingegnere Capo, assume la direzione dell'Ufficio Tecnico Governativo della Repubblica di San Marino.